Romanzi moderni ispirati alle opere di William Shakespeare

Le opere di Shakespeare affrontano temi universali come l’amore ostacolato, l’ambizione, l’avidità, la gelosia e la paura. Questi temi sono stati ripresi anche nelle opere moderne.

La famiglia di Shakespeare in un’illustrazione del 1890 (da Wikipedia)

Non è sorprendente che Shakespeare abbia influenzato i romanzi di scrittori illustri come Melville e Frederick Forsyth. Ecco alcuni testi che hanno tratto ispirazione dai temi dell’autore inglese.

Moby Dick di Herman Melville
(rif. Macbeth / Re Lear)

Il romanzo si basa sui miti biblici e anche su Shakespeare. Il capitano Achab “È un uomo grande, non è religioso e pare un dio, (…) Achab è fuori dal comune”, dove la caccia alla grande balena bianca è una favolosa ossessione oltre la sua portata. Proprio come Macbeth e Re Lear sovverte l’ordine naturale delle cose, Achab determinato ad uccidere la sua preda nella ricerca arrogante, è condannato fin dall’inizio.

La figlia del tempo di Josephine Tey
(Riccardo III)

Il detective Alan Grant, immobilizzato a letto a causa di un incidente, decide di dedicare il tempo libero all’analisi di ritratti famosi, utilizzando il metodo della fisiognomica che lo ha reso un eccellente poliziotto. Inizia a interessarsi alla figura del tanto criticato re Riccardo III, dopo averne studiato il ritratto. Nonostante Riccardo III fosse una persona reale, Grant scopre che l’immagine negativa che abbiamo di lui è stata inizialmente costruita da Shakespeare, secondo l’autore.

Il nuovo mondo di Aldous Huxley
(La Tempesta)

Huxley fa ampi riferimenti all’opera di Shakespeare nel suo romanzo distopico, prendendo il titolo da “La Tempesta”: “Splendido mondo nuovo, abitato da gente simile!”. Come Calibano, anche John “il Selvaggio” è un emarginato, disprezzato per il suo aspetto. Huxley esplora concetti sul potere dell’arte, della natura e dell’umanità, in modo simile a come Shakespeare fa nel suo inquietante ultimo dramma.

Lo scheletro nell’armadio di W. Somerset Maugham
(La dodicesima notte)

Negli anni ’30 e ’40, Maugham era un autore molto apprezzato, con numerose sue opere trasformate in film. Sebbene oggi sia meno letto, questo romanzo offre una lettura piacevole con un tocco di snobismo letterario. La trama segue uno scrittore incaricato di scrivere la biografia di un collega, di cui ha un vecchio ricordo. Durante le sue ricerche, incontra due vedove che sembrano nascondere qualcosa. La figura di Rosie Driffield come “donna libera” appare sessista secondo gli standard moderni, ma il suo sgradevole edonismo trae ispirazione da Sir Toby Belch nella Dodicesima notte: “Fuori tempo, signore? Menti. Sei tu forse qualcosa più di un maggiordomo? Credi che, poiché tu sei virtuoso, non ci saranno più frittelle e birra?”

Il talento di Mr Ripley di Patricia Highsmith
(Macbeth)

Macbeth e Ripley condividono un desiderio comune: ottenere ciò che appartiene ad altri. Come Macbeth elimina Duncan per raggiungere il potere, anche Ripley elimina Dickie Greenleaf nel tentativo di sostituirlo. Con ogni passo, Ripley accumula vittime nel suo sforzo di consolidare la propria posizione. Sebbene non si tratti di una storia identica, le somiglianze sono evidenti: Macbeth è accusato di indossare “abiti presi in prestito”, mentre Ripley ruba letteralmente vestiti e identità di Dickie. La differenza cruciale tra il sovrano scozzese e il giovane americano è che Ripley agisce come un vero psicopatico, privo di rimorsi.


Il club dei padri estinti di Matt Haig
(Amleto)

Philip vive tutte le emozioni tipiche di un ragazzo che sta per entrare nell’adolescenza. Suo padre, apparendogli come un fantasma, lo avverte che la sua morte non è stata accidentale, ma è legata allo zio Alan, che desidera la madre di Philip e il pub di famiglia. In un improbabile ruolo da Amleto moderno, Philip si imbarca in una missione di vendetta ispirata dal padre, tra avventure e momenti comici che conducono a un finale tragico. Questo libro esplora il bisogno di dare un significato al lutto, la complessità del crescere, l’inversione dei ruoli tra padri e figli e la fatalità del destino.

I mastini della guerra di Frederick Forsyth
(Giulio Cesare)

L’esplorazione di Shakespeare sulla violenza e il tradimento ha ispirato molti scrittori contemporanei. Forsyth si riferisce a Giulio Cesare nel titolo del suo romanzo sui mercenari che combattono in una repubblica africana immaginaria: ”… e lo spirito di Cesare, vagando in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate, uscita infocata dall’inferno, con voce di despota, proclamerà, in queste regioni, la distruzione, e libererà i molossi della guerra”. La narrazione segue questi uomini senza scrupoli che operano al di fuori del loro codice, coerente ma spietato, e difficile da comprendere per gli altri.

La prima goccia di pioggia di Amanda Craig
(Sogno di una notte di mezza estate)

Questa è una rivisitazione moderna del “Sogno di una notte di mezza estate”, ambientata nella Toscana dei giorni nostri, che scherza bonariamente sulle dinamiche del pettegolezzo. I temi classici della commedia shakespeariana ci sono tutti: caos, tensione e la loro eventuale risoluzione. Amore e orgoglio, denaro e sogni, infanzia e maturità si intrecciano in una commedia che raggiunge il suo culmine solo durante una magica notte di mezza estate.

Il bianco e il nero di Malorie Blackman
(Romeo e Giulietta)

In un futuro distopico, dove i neri detengono il potere e i bianchi subiscono discriminazioni, si sviluppa una storia d’amore proibita. Come in Romeo e Giulietta, i conflitti emergono quando Persepone, una giovane nera, si innamora di Callum, un bianco. Questo amore è malvisto e causa disagio tra le loro famiglie.

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