Undershaw fu la casa di Arthur Conan Doyle, il celebre creatore di Sherlock Holmes, dal 1897 al 1907. Durante questo periodo, scrisse molte delle sue opere, tra cui trasse ispirazione per “Il mastino dei Baskerville” grazie alla vista del parco circostante.
Nella sua autobiografia, Conan Doyle descrive la casa come “un imponente palazzo… progettato su larga scala.” La residenza fu costruita su un terreno di quattro acri, con vista a sud verso boschi e brughiera. Conan Doyle desiderava una casa moderna e confortevole per accogliere famiglia e amici, oltre a offrire alla moglie Louise un luogo tranquillo per il riposo.

Doyle fece costruire la casa per rispondere alle esigenze di salute della moglie, affetta da tubercolosi.
I medici dell’epoca raccomandavano un’aria salubre, e la zona del Surrey era rinomata per questo. In una lettera a sua madre del 1895, scriveva:
“…la sua altitudine, l’aridità, il terreno sabbioso, gli abeti e la protezione dai venti taglienti creano condizioni ideali per curare la tisi. Inoltre, per i miei passatempi, è a un’ora dalla città e da Portsmouth. Ho a disposizione il golf, un ottimo campo da cricket, il mio tavolo da biliardo, ottime compagnie, un grande lago per la pesca nelle vicinanze, la possibilità di andare a cavallo e splendide passeggiate.”
Mary Louise, la moglie, morì nel 1906.
L’ingresso imponente sfoggiava una collezione di spade appesa alla parete e una serie di vetrate che mostravano il suo stemma di famiglia.
La dimora vantava undici camere da letto con spogliatoi, una sala da pranzo in grado di accogliere fino a 30 ospiti, uno studio, un salotto rivestito in legno, una sala biliardo e una centrale elettrica dedicata.
A causa della salute cagionevole di Louise, furono apportate modifiche, tra cui la costruzione di una scalinata principale con gradini bassi per facilitarle il movimento.
Doyle chiamò la casa “Undershaw,” ispirandosi al termine “shaw”, che significa piccolo boschetto.
Scrisse: “…ci siamo trasferiti nella nuova casa, che ho chiamato Undershaw. È una parola nuova, credo, ma descrive esattamente ciò che intendevo in buon anglosassone, poiché si trova sotto un boschetto di alberi.”
Una volta stabilitosi, iniziò a ricevere numerosi visitatori illustri. Inizialmente, si trattava principalmente di familiari, ma uno dei primi ospiti non appartenenti alla famiglia fu Sidney Paget, l’illustratore della maggior parte delle storie di Holmes, incaricato dallo stesso Conan Doyle di dipingere il suo ritratto.
Altri ospiti illustri furono Bram Stoker, J.M.Barrie, e Virginia Woolf. Stoker amico di Doyle descrisse in articolo di The World del 1907 una delle sue visite :
”E’ cosi al riparo dai venti freddi, e con tutte le finestre appare molto luminosa. E’ l’esterno ha la vista su un mare infinito di verde, gruppi di colline ondulate una dietro l’altra, che variano verso il blu. Una distesa che, se vista da vicino o da lontano, in unità o dettaglio, rapisce semplicemente l’occhio con la sua miriade di bellezze.”
Conan Doyle si trovava a Undershaw quando fu insignito del titolo di cavaliere nel 1902. In quel luogo, aveva imparato a guidare un’automobile e nel vialetto ebbe il suo primo incidente d’auto nel 1905.
Undershaw fu anche il luogo in cui i suoi figli, Maria e Kingsley, crebbero e dove sua moglie, Louise, trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Fu qui che Sherlock Holmes venne riportato in vita dal suo creatore ne “L’avventura della casa vuota” nel 1903, e Conan Doyle proseguì la sua scrittura con le 13 storie nella raccolta Il ritorno di Sherlock Holmes.
Dopo che Louise cedette alla malattia nel 1907, Conan Doyle vendette Undershaw e la sua vita prese una nuova direzione accanto alla sua seconda moglie, Jean Leckie.
Nel 1924, Undershaw fu venduta di nuovo e divenne un piccolo albergo di campagna con ristorante fino al 2004, quando fu acquistata da un nuovo proprietario.
Tuttavia, nello stesso anno, l’albergo chiuse definitivamente e la casa rimase disabitata per diversi anni.
Un nuovo proprietario aveva l’intenzione di convertirla in una serie di appartamenti. Gli eredi di Doyle si opposero alla ristrutturazione, ma non avevano le risorse finanziarie per ricomprarla.
Così, venne formato un comitato, l’Undershaw Preservation, per proteggerla. Dopo quasi un decennio di campagne, si decise di destinarla a scopi benefici.
David Forbes-Nixon, della Charitable Foundation DFN, annunciò l’acquisto per trasformarla in un istituto scolastico.
Per incoraggiare il supporto dei sostenitori, la Fondazione citò Doyle utilizzando frasi tratte dai suoi racconti: “La pressione dell’opinione pubblica può fare in città ciò che la legge non può compiere” (da “I faggi rossi”).
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